Passo  Nota e Passo Tremalzo

Il battesimo del fuoco

Dopo 20 anni di onorata carriera, ho messo a riposo il mitico BMW R100 RS, per acquistare la "muccona", BMW R1150 GS. Mi piace molto e mi auguro che abbia la stessa affidabilità e facilità di guida della precedente, ideale per i lunghi viaggi che normalmente facciamo durante le vacanze.  Sicuramente è una moto più versatile della precedente e dovrebbe essere meno faticoso guidare in fuoristrada leggero per raggiungere qualche caletta o percorrere qualche strada bianca in montagna.  Con la moto nuova non vedo l'ora di mettere le ruote nella polvere. Espongo a Valerio, un amico, la mia idea: percorrere la strada sterrata che porta al Passo Nota e Passo di Tremalzo salendo da Limone sul Garda. La cosa più difficile è far digerire a Valerio lo sterrato, lui che non ne ha mai fatti e, posso capirlo, è abbastanza timoroso, e arriviamo al compromesso che, se si trova in difficoltà con il suo Transalp sullo sterrato, si gira la moto e si torna indietro. Poiché si tratta di una vecchia strada militare che normalmente è chiusa al transito di mezzi a motore, prendo contatti con la pro loco di Tremosine e una signora gentilissima mi fornisce informazioni su come ottenere il permesso che ci autorizzerà a percorrerla. Molto semplicemente bisogna pernottare almeno due notti nelle strutture della zona.  Nell'arco di pochi giorni ricevo a casa un plico con tutto il materiale per organizzare al meglio il nostro tour, depliants di alberghi, B & B e altre strutture ricettive, cartine della zona ecc., e un buono per ritirare un omaggio alla pro loco di Tremosine. Fantastico! In ufficio illustro il nostro itinerario, un collega si entusiasma  e con molto piacere lo coinvolgiamo. L'unico "inconveniente" è che anche lui si chiama Valerio e la moto è un Transalp. Per comodità di identificazione lo chiamerò Valerio-bis. Prenoto una tripla presso l'agriturismo La Zangola, http://www.lazangola.info/index.html, nella frazione di Sompriezzo a poca distanza da Tremosine, e il proprietario, dopo avergli comunicato i numeri di targa delle moto, ci farà trovare in agriturismo i permessi per accedere alla strada militare. Tutto è pronto per partire e il desiderio di vivere questa esperienza ci da un entusiasmo non indifferente.  

28 Maggio. Percorriamo l'autostrada Mi-VE sino al casello di Brescia, dove usciamo e ci immettiamo sulla SS 45 in direzione del Lago di Garda, sulla Gardesana Occidentale. Superato il paese di Campione del Garda e, prima di Limone del Garda, imbocchiamo il bivio per Tremosine. La strada sale ripida, con una bella vista sul lago, diventa sempre più stretta e si snoda in una gola con pareti a strapiombo sino a trovarsi di fronte alla profonda Forra del torrente Brasa     (vedi foto sopra).Solo questo spettacolo vale il viaggio! Arrivati a Tremosine e parcheggiamo le moto e andiamo a piedi  alla "Terrazza del brivido". Questa terrazza sporge oltre la terrazza-bar dell'Hotel Paradiso, e mostra una splendida vista sul Lago di Garda, da un'altezza di 350 metri sospesa nel vuoto. Nel pomeriggio arriviamo all'agriturismo. L'accoglienza è molto famigliare e la prima cosa che attira la nostra attenzione è la vista spettacolare sul lago di Garda. Espletate le formalità di registrazione ci vengono consegnati i pass che utilizzeremo domani per raggiungere il passo Nota. Cena in una pizzeria del paese.

29 Maggio. Dopo colazione partiamo verso il Passo Nota con i pass bene in vista.  La strada sale abbastanza dolcemente con qualche tornante e un fondo discreto. Più si sale, più il panorama è bello, ma soprattutto, quello che mi tranquillizza, è che i Valerio non hanno grossi problemi con il fondo stradale sconnesso. Continuiamo a salire e Valerio ha qualche difficoltà causata dal fondo ghiaioso, però decide di proseguire, mentre Valerio-bis prova l'ebbrezza di sdraiare la moto. Ci riesce così bene che rompe la leva del freno anteriore e gliene resta solo un mozzicone, ma non si perde d'animo, rialza la moto e continua. Proseguiamo con le dovute attenzioni sino a quando vediamo sullo sfondo una serie di ripidi tornanti scavati nella parete rocciosa. La guida è sempre più difficoltosa e lasciamo a Valerio la decisione se tornare indietro o proseguire. Anche se non si sente molto sicuro, in lui prevale la voglia di continuare ed essendo tutti in accordo proseguiamo. Devo ammettere che qualche tornante non riesco a farlo in una sola manovra perché il fondo stradale è sempre più sconnesso. Finalmente arriviamo alla galleria del Passo Nota, stanchi, ma soddisfatti e ripagati dai panorami che si sono presentati ai nostri occhi. Attraversata la galleria, ci aspetta una facile discesa che conduce al Rifugio-Albergo Garda, ma è troppo affollato e non ci fermiamo per pranzare, quindi imbocchiamo una stradina di fronte al rifugio e dopo poche centinaia di metri ci fermiamo in un piccolo ristorantino (foto a lato), molto tranquillo e accogliente. Riprendiamo il percorso e la strada bianca, che ci condurrà sulla SP 38, a confronto di quella percorsa precedentemente, ci sembra un'autostrada che costeggia il fianco della montagna che per lunghi tratti attraversa un bosco: siamo nella Valle San Michele. Ammiriamo la bella cascata di Lavinio e arriviamo ad un piccolo laghetto artificiale. Da questo punto, seguendo le indicazioni, è possibile raggiungere l'Eremo di San Michele con una breve camminata di una decina di minuti. Decidiamo di non visitarlo e proseguiamo. Ancora pochi minuti di strada bianca e raggiungiamo la statale, svoltiamo a sinistra e ci dirigiamo verso Tremosine, dove ci fermiamo e beviamo una meritata birra. Alla pro loco ritiriamo, con il buono omaggio ricevuto, un contenitore con tre vasetti di miele. Ritorniamo in agriturismo e, dopo una doccia ristoratrice, andiamo a cena nel ristorante della sera prima. Ci scambiamo le nostre impressioni sulla giornata appena trascorsa e siamo tutti d'accordo che è stata una giornata unica, per le emozioni provate, per la guida su una strada impegnativa, per i panorami spettacolari. Il più entusiasta è Valerio che non immaginava di completare un simile percorso. Dopo cena facciamo ritorno in agriturismo, dove restiamo sino a tardi a chiacchierare in giardino con il profilo delle montagne e il lago che ci fanno da sfondo.

30 Maggio. Ci alziamo senza fretta, oggi è il giorno del rientro. Decidiamo di tornare a Milano percorrendo la Gardesana Occidentale fino a Gargnano, dove svoltiamo sulla SP 9. Percorriamo la Valvestino e per un lungo tratto costeggiamo il lago omonimo che in alcuni punti offre scorci piacevoli. Alla fine del lago ci immettiamo sulla SP 58 in direzione del paese di Capovalle. Sono ormai gli ultimi km che possiamo percorrere nel verde dei boschi, prima di raggiungere il paese di Idro, che da il nome al lago sul quale si specchia. Non resta altro da fare che immettersi sulla statale che porta verso il paese di Lumezzane e seguire le indicazioni per l'autostrada che ci porterà velocemente a Milano.