Bulgaria
Considerata l'esperienza molto positiva dello scorso anno, ora vogliamo visitare il resto della Bulgaria. Idealmente abbiamo diviso la nazione in senso orizzontale. Nel 2007 abbiamo visitato la parte nord, quest'anno visitiamo la parte sud, cioè quella che confina con Turchia e Grecia. Come al solito abbiamo pianificato un itinerario di massima, l'unico dubbio è se fare qualche giorno di mare in Croazia oppure sul Mar Nero. Decideremo strada facendo.
14 Agosto: partenza da Milano verso le 8,30, in tutta tranquillità e senza traffico, arriviamo al confine Sloveno che attraversiamo rapidamente e in serata siamo ad una trentina di km. da Zagabria nella cittadina di Samobor. Hotel grazioso, arredato in stile antico, alle spalle della piazza principale, trovato tramite internet. Cena in un ristorante consigliato dalla guida Lonely Planet: Samoborska Pivnica, buono e ad un prezzo accettabile.
15 Agosto: anche oggi ci mettiamo in marcia con calma, sono le 10 e il caldo è già abbastanza opprimente. Verso le 17,00 arriviamo a Belgrado dove ci mettiamo alla ricerca dell'Hotel Prag prenotato dall'Italia. La struttura non è recente e non è particolarmente confortevole, ma è in posizione centrale, quindi comoda per la visita della città. Una doccia corroborante ci rimette in sesto e siamo pronti per visitare la Fortezza, dalla quale si gode una bellissima vista su Belgrado e sui fiumi che la attraversano, il Sava e il Danubio.
16 Agosto: oggi è una giornata di spostamento per arrivare in Bulgaria e precisamente a Vratsa, dove pernottiamo. Nulla di particolare da segnalare.
17 Agosto: in mattinata
partiamo e, pochi km. dopo Vratsa ci
fermiamo alle
Grotte di Ledenika
(foto sotto),
molto belle per le numerose stalattiti, stalagmiti, curiose formazioni rocciose, corsi d'acqua
e laghetti sotterranei. Meritano una visita.
Proseguiamo alla volta della cittadina di
Koprivštica che conserva l'aspetto
che aveva ai tempi del Risorgimento Bulgaro, sec. XVIII - XIX. Di questo periodo
sono rimasti oltre 300 monumenti restaurati fra cui case, archi, ponti, fontane, mura ecc..
18 Agosto: dedichiamo quasi l'intera giornata alla visita della caratteristica cittadina di Koprivštica. Visitiamo 4 delle sei case museo, restaurate e con arredamenti dell'epoca, qualche monumento e la chiesetta. Gironzoliamo per le vie acciottolate, immergendosi in un piacevole tempo passato. Cena al ristorante "Chupa Chupa".
19 Agosto: colazione favolosa con marmellata, succo di mirtilli e yougurt molto, ma molto buono! poi partenza per Plovdiv. Troviamo subito un albergo vicino al centro storico e, nel primissimo pomeriggio, iniziamo a passeggiare per la città vecchia. La prima impressione è molto buona e per cena andiamo al ristorante Alafranghite, suggerito dalla nostra guida Lonely Planet. Cena ottima, quindi vivamente consigliato.
20 Agosto: intera giornata dedicata alla visita di Plovdiv, iniziando dalla parte vecchia, Nebet Tepe. Qua si trovano le più belle case museo della città. Assolutamente da non tralasciare la visita della Chiesetta di Sveti Konstantin i Elena, splendidamente decorata, la Chiese di S. Nedelya, la Moschea di Imaret, l'Anfiteatro Romano, la Hisar Kapija, il Museo etnografico con abiti e utensili dei secoli passati. Visita decisamente interessante, ma non ci siamo fermati un attimo, siamo molto stanchi e optiamo di cenare in Hotel.
21
Agosto: la prima destinazione
della giornata è il Monastero di Bachovo. Interessante, però è possibile visitare
solo la chiesa e il cortile interno. Nel monastero è proibito fotografare, ma
non per i Russi che, ci viene riferito da un Pope, hanno avuto il permesso dal
Bishop.
Non ci crediamo molto, e in un istante decido di diventare un "Russo" e scatto qualche foto. Nel pomeriggio
arriviamo a Kazanlak percorrendo una strada secondaria, abbastanza panoramica.
Vogliamo ritornare nell'hotel di Donjo (Hazi Eminova Kasta) dove avevamo
soggiornato lo scorso anno, ma purtroppo è chiuso. Lo contattiamo via
SMS, ma è fuori città e non possiamo incontrarci, però riesce ad organizzare per
domani una serata con Gabriela, la figlia, in un locale caratteristico. Siamo
veramente contenti di rincontrarci dopo un anno. Per il pernottamento ci
appoggiamo ad un'altra struttura adiacente.
22 Agosto: l'intera giornata è dedicata alla visita di Veliko Tarnovo, cittadina molto bella che si sviluppa a diversi livelli come su terrazze. Sulla strada del ritorno facciamo una sosta per visitare il Monumento dell'Indipendenza Bulgara. In serata cena con Gabriela e un suo amico. Serata molto piacevole. Lingue parlate: italiano, inglese,bulgaro. Cena ottima con spettacolo folkloristico, balli e musica tradizionali, e una donna che cammina sulle braci ardenti dove è stata cotta la carne servita ai clienti.
23 Agosto: giornata di trasferimento verso la città di Sozopol, sul mar Nero. Visitiamo la parte vecchia della città con le caratteristiche case costruite in muratura nella parte bassa e in legno nella parte alta. Il nostro hotel è nella parte nuova della città.
24
Agosto: visita della città di
Neserbar, molto turistica, ma vale la pena trascorrerci qualche ora. Al
ritorno ci fermiamo a Pomorie per visitare la parte vecchia della città, 4 case
con una chiesa e un monastero. Cena ad un ristorante consigliato dalla guida.
25 Agosto: intera giornata dedicata a due navigazioni sul fiume Ropotamo. La prima verso la sorgente, a lato, la seconda verso la foce sul mar Nero. Interessanti entrambi, ovviamente con caratteristiche diverse. Nel tardo pomeriggio siamo arrivati sino a Rezovo, ultimo paese sulla costa prima del confine Turco. A pochi km dal paese, c'è un chekpoint, dove ci controllano i nostri documenti e quelli della moto. In tanti anni di viaggi è la prima volta che ci capita un simile controllo. Rezovo è una località molto tranquilla, con spiagge belle e larghe, alternate a tratti scogliosi. Sulla strada del ritorno ci fermiamo a Sinemoretz, paesino sopra una scogliera, un vero gioiellino. Notiamo un hotel isolato, poco distante dal paese che si affaccia sul mare e sulla spiaggia sottostante e, in un campo adiacente, vi sono alcuni cavalli liberi che pascolano. Ci innamoriamo del posto e decidiamo di passare qua alcuni giorni di relax, così ci accordiamo con il proprietario dell'hotel di riservarci una stanza per i prossimi giorni.
26
Agosto: le guide parlano molto
bene dello stagno di Akutino, e non perdiamo l'occasione di visitarlo.
Siamo sorpresi: il posto
sembra abbandonato, c'è solo uno sgabuzzino diroccato e abbandonato che fungeva da biglietteria
e un pezzo di rete metallica che blocca l'ingresso. A lato di questo "sbarramento" non
vi è nulla che impedisca l'accesso. Siamo curiosi ed entriamo. Le
passerelle che permettono di camminare sopra lo stagno sono visibilmente
deteriorate e per questo ci muoviamo con cautela. Quello che ci si presenta
davanti agli occhi è uno stagno enorme, con molti uccelli di varie specie,
tantissime rane e foglie di ninfee, senza fiori. Questo luogo, senza nessun
turista, nel silenzio più assoluto, acquista un
fascino particolare. Ci rimettiamo in viaggio e arriviamo a Sinemorets.
Non potevamo fare scelta migliore, hotel con vista e posizione sul mare
stupenda, un'oasi di pace.
27 Agosto: intera giornata a fare un bel niente. Solo spiaggia, sole, mare e riposo.
28 Agosto: replica della giornata precedente, relax fra spiaggia, piscina e camera freschissima. In serata il tempo peggiora.
29 Agosto: giornata nuvolosa e senza sole fino a metà pomeriggio, poi il cielo si apre e il sole torna a farsi vedere e riscaldare l'aria. Nonostante il mare agitato, facciamo il "bagno" giocando con i cavalloni!!!
30 Agosto: anche oggi intera giornata dedicata alle attività balneari.
31 Agosto: La pausa marina termina e partiamo per Devin nei monti Rodopi. A Stara Zagora seguiamo le indicazioni per Dimitrovgrad, Kardzhali e Smolyan. Da Kardzhali il percorso si fa sempre più bello con un continuo susseguirsi di saliscendi, curve e boschi. Dopo un'intera giornata di viaggio, abbiamo percorso poco meno di 500 km, arriviamo in città e prendiamo alloggio al Devin Spa Hotel, molto bello e soprattutto con un ottimo rapporto qualità/prezzo. Scarichiamo i bagagli e ci rilassiamo e riposiamo usufruendo delle strutture dell' Hotel, piscina, vasca idromassaggio ecc.. Cena al ristorante dell'hotel, molto buona.
1 Settembre:
visita alla Grotta di Yagodina, molto bella con stalattiti e stalagmiti
che ricordano dei drappeggi. Consiglio:
portatevi un maglione, nella
grotta la temperatura non supera i 6-7 gradi. Successivamente andiamo alla
Grotta di Trigrad, chiamata anche la Gola del Diavolo. Non lunga, ma
in compenso molto profonda. Veramente molto bella!. Sulla nostra cartina è
segnalato il "Ponte del Diavolo", noi non riusciamo a trovarlo e decidiamo di
rientrare in hotel.
2 Settembre: in mattinata partiamo alla volta di Melnik, ricca di case medievali e le rovine di una fortezza. Arriviamo nel pomeriggio e ci resta ancora il tempo per visitare il Monastero di Rojen, fondato nel secolo XI. Molto bello e con pochi turisti. Appena fuori Melnik la strada attraversa le "Piramidi di sabbia", rilievi modellati a forma di piramide dalle piogge e dal vento. Luogo unico ed estremamente spettacolare. Questa cittadina è famosa per le sue cantine che producono un ottimo vino rosso. Così, per concludere la giornata, ne visitiamo una scavata nella roccia arenaria, in cima al paese, raggiungibile con una lunga scalinata.....e quale miglior premio una volta arrivati in cima, oltre ad ammirare il panorama sottostante? Un buon bicchiere di vino!
3 Settembre: partenza per Vidin, città che si affaccia sul Danubio, che è il confine naturale con la Romania. Lungo la strada vogliamo vedere le Piramidi di Stob, purtroppo dobbiamo rinunciare perché lo sterrato per raggiungerle è praticamente tutto sassi e con la moto carica di bagagli è troppo pericoloso percorrerlo. In serata arriviamo a destinazione, scartiamo i due alberghi suggeriti dalle guide, sono proprio brutti, vecchi, sporchi e con il personale decisamente scortese. Optiamo per un hotel stile casermone, con parcheggio proprio, e personale decisamente più cortese.
4 Settembre: in mattinata
visitiamo la Fortezza di Baba Vida. Un po' decadente e poco curata, ma la
sua posizione sul Danubio la rende interessante.
Proseguiamo il giro per la città cercando di visitare alcune Chiese (chiuse) e la
Moschea di Osman Pazvantoğlu,
questa fortunatamente aperta. Nel pomeriggio ci rechiamo al mercato dove vendono
un po' di tutto, ma non particolarmente interessante. L'impressione che abbiamo
di Vidin è quella di una città dove si respira ancora l'aria del vecchio regime
comunista: triste, decadente e senza vivacità. E' sicuramente una delle città
bulgare che ci è piaciuta poco.
5 Settembre: inizia il viaggio di rientro in Italia. Passiamo la frontiera Bulgara a Bregovo ed entriamo in Serbia e in un minuscolo paesino ci fermiamo per pranzare in un bar. Conoscendo solo la lingua inglese, ci accorgiamo subito di avere difficoltà nel comunicare poiché i gestori parlano solo il serbo. Però siamo fortunati, nel locale ci sono 3 serbi, che vivono e lavorano in Italia, e ci fanno da interpreti. Sorpresi di vedere due motociclisti che si sono spinti da soli fino in Bulgaria, e che stanno rientrando in Italia, la loro patria adottiva, decidono con molta ospitalità di offrirci il pranzo. Chiacchieriamo in italiano e ricambiamo la cortesia con un giro di birra. Nel pomeriggio arriviamo a Slavonski Brod in Croazia e pernottiamo all'Hotel Zovko, nelle immediate vicinanze dell'uscita dall'autostrada E70.
6 Settembre: proseguimento del viaggio e pernottiamo, come lo scorso anno, in Slovenia in una delle tante Gostilna presenti lungo strada. Si tratta di strutture tipicamente locali che danno possibilità di mangiare e di dormire. Cena a base di maialino allo spiedo, la loro specialità, sempre ottimo e a prezzi contenuti.
7 Settembre: ultimo spostamento verso Milano. Superata la città di Trieste abbiamo percorso strade statali siano a Verona, poi autostrada e nel pomeriggio siamo a casa. Anche per quest'anno le vacanze sono finite. L'esperienza di tornare per il secondo anno consecutivo in Bulgaria è stata più che positiva, ci siamo trovati molto bene e a nostro agio, la gente è cordiale e sempre disponibile a darti una mano.